Sensori d’allarme: dettagli e funzionalità

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Da un decennio a questa parte sono sempre più numerosi gli utenti che scelgono di dotarsi di sistemi di sicurezza per proteggere e salvaguardare al meglio le proprie case e l’incolumità di chi vi risiede. In questo contesto i Sensori d’allarme rappresentano delle parti fondamentali all’interno di un buon sistema d’allarme casa, pertanto la loro corretta installazione nelle aree di passaggio all’esterno dell’abitazione, ad esempio lungo balconi o nei giardini, è molto importante.

I sensori d’allarme più diffusi sono quelli denominati PIR (Passive Infrared), i quali sfruttano la tecnologia ad infrarossi. Questi dispositivi sono discreti, poco costosi e facili da utilizzare; sono in grado di percepire il movimento all’interno dell’area che essi stessi controllano e, una volta captato, fanno scattare l’allarme. Il loro meccanismo è basato sul fatto che qualunque oggetto o corpo emette un determinato grado di calore che un sensore piroelettrico è capace di rilevare, pertanto è sempre preferibile installare questi apparecchi lontano dalle fonti di calore come i camini, le stufe, i termosifoni e così via. In questo panorama gli animali d’affezione, se liberi di circolare per l’abitazione oppure nel cortile, potrebbero ingannare i sensori ad infrarosso; per tale motivo, in presenza di animali domestici, è raccomandabile acquistare specifici sensori come i PET Friendly: questi ultimi sono tarati con la giusta sensibilità, e consentono di distinguere al meglio il volume di un animale rispetto a quello di un essere umano.

Molto utilizzati anche i sensori d’allarme a doppia tecnologia, i quali sfruttano in contemporanea sia la tecnologia ad infrarossi che quella elettromagnetica (PIR + MW). Tramite i sensori a doppia tecnologia, l’allarme viene attivato soltanto nel momento in cui entrambi i tipi di tecnologia rilevano un’eventuale anomalia all’interno della zona posta sotto monitoraggio. Questi sensori a doppia tecnologia, dunque, impiegano due tecnologie che dialogano fra loro, ossia i raggi infrarossi e le micro onde: in tal modo non solo cresce l’attendibilità del sistema di antifurto per individuare la presenza di qualcuno nel raggio d’azione sottoposto al monitoraggio, ma si verifica in questa circostanza anche un doppio esame rispetto al semplice sensore PIR, il quale, come specificato sopra, invia l’allarme solo quando si attiva l’infrarosso.

La scelta tra i sensori PIR e quelli a doppia tecnologia va effettuata soprattutto in base a quanto siano efficienti separati o uniti. Ovviamente le condizioni vanno valutate distintamente nella scelta tra le due opzioni, in quanto entrambe hanno i propri specifici punti di forza: sarà pertanto compito dell’installatore analizzare l’ambiente e le esigenze del proprietario per poter consigliare il dispositivo migliore. Per quanto riguarda i costi, in commercio i prezzi medi dei sensori d’allarme possono variare da un minimo di 30, 40 euro ad un massimo di 100, 120 euro. Ad incidere sui costi, ovviamente, sono la qualità del materiale utilizzato per realizzare questi dispositivi, nonché la marca e la politica del rivenditore. Un consiglio importante ed utile da seguire per chi è interessato a questo tipo di acquisto, è quello di guardare anche sui siti online specializzati, dove è possibile acquistare prodotti eccellenti a prezzi davvero vantaggiosi e competitivi.

3 comments

  1. simona

    Questi sensori in modalità pet vanno bene anche per il terrazzo? lo chiedo perché spesso passano degli uccellini che si posano anche sull’arredo..

  2. loreto

    Cero Simona, io li ho installati sulla veranda proprio per proteggere l’accesso alla casa dalle porte finestre, o ovviamente sono per perché tra i gatti e gli uccellini ci sarebbero troppi falsi allarmi 😉

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