Falso allarme

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Consigli tecnici Furti
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Quando si parla di antifurti domestici, un problema particolarmente fastidioso è quello rappresentato dai falsi allarmi.
Quando si parla di falso allarme, si fa riferimento ad un antifurto che si attiva anche quando non vi è alcuna ragione per cui ciò accada (ossia quando non vi è stata alcuna effrazione), facendo scattare continuamente il suo segnalatore acustico.
Quando ciò si verifica il problema diventa duplice: tanto di disturbo alla quiete pubblica, perché il rumore va a molestare il vicinato senza alcuna necessità reale, quanto di sicurezza vera e propria, poiché un antifurto soggetto a falsi allarmi vanifica la sua stessa funzione primaria, quella di proteggere un’abitazione da intrusioni estranee.

Quali possono essere le cause principali che danno origine ad un falso allarme?

Tale criticità è particolarmente frequente negli impianti realizzati con il sensore di rilevamento collocato all’esterno.
Questa collocazione infatti, a differenza del posizionamento interno, espone il sensore alle intemperie.
Possono essere sufficienti un violento temporale oppure delle forti raffiche di vento, per far sì che il sensore incorra in un’errata interpretazione, confondendo le avversità atmosferiche con un tentativo di effrazione, e faccia scattare l’allarme.
Tralasciando gli episodi sporadici, isolati e imprevedibili, la scelta del posizionamento del sensore va ponderata attentamente nel momento stesso in cui si procede all’installazione dell’impianto di allarme.
Se sappiamo in partenza di abitare in una zona contraddistinta da frequenti condizioni climatiche avverse, è preferibile optare per il posizionamento interno del sensore di rilevamento, al fine di ridurre ai minimi termini il rischio di episodi di falso allarme.

Un aspetto particolarmente delicato, da non trascurare né sottovalutare, è quello dai falsi allarmi provocati da manomissione.
La presenza di un oggetto ingombrante che si frappone in maniera continuativa davanti al sensore, determina lo star del segnale di allarme com’è giusto che sia; in questo caso il sensore sta facendo bene il suo dovere.
Tuttavia tale caratteristica è diventata parte integrante di un trucchetto, che i ladri adoperano spesso per far scattare l’antifurto provocando il falso allarme.
Si posizionano davanti al sensore esterno finché non scatta l’antifurto, poi si dileguano (restando ovviamente nei paraggi).
Tale tecnica, se operata ripetutamente, diventa particolarmente fastidiosa sotto il profilo acustico e può indurre l’ignaro padrone di casa, convinto che si sia guastato l’impianto, a disattivare l’allarme per evitare di molestare il vicinato.
Ed è proprio a tal punto che i ladri entrano in azione indisturbati.

La soluzione migliore, in questi casi, può essere quella di affiancare una telecamera di sorveglianza all’impianto d’allarme.
Posizionata in maniera tale da monitorare la zona circostante ai sensori esterni, consente proprio di verificare se l’eventuale falso allarme sia stato accidentale oppure provocato intenzionalmente.

1 comment

  1. marina

    La telecamera da affiancare al sistema d’allarme di che tipo deve essere? ci sono modelli specifici in commercio a prezzi non troppo alti?

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