Gli allarmi perimetrali

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La più grande preoccupazione di chi installa un sistema d’allarme è quella di non poter tenere le finestre aperte, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno. Non tutti sanno, però, che con gli allarmi perimetrali si può conciliare l’esigenza di avere un po’ di frescura in casa con quella di essere al sicuro.

Gli allarmi perimetrali funzionano grazie a sensori perimetrali, i più diffusi sono le barriere, ossia “stecche” di 20-30 cm che vanno montate in coppia e in parallelo, in modo da creare una barriera invisibile di raggi infrarossi davanti a una finestra o una porta-finestra. Quando il fascio di raggi viene attraversato, in maniera automatica si invia un segnale in centrale che fa scattare l’allarme. Altrettanto utili sono i rilevatori singoli o quelli a tenda, installati singolarmente su un’apertura, capaci di coprire un angolo di 110/130 gradi.

Sia gli uni che gli altri sono installabili sotto finestre, balconi, porticati, lungo muri e recinzioni. Sono affidabili, non troppo costosi, ma possono causare falsi allarmi, soprattutto se la qualità dei sensori è bassa o se vengono tarati male.

Sono componenti disponibili anche nelle versioni “pet friendly” – utili quando si hanno animali domestici liberi di circolare dentro e fuori casa, “antimascheramento” e “antistrappo”.

Prima dell’acquisto, valutate il grado di protezione del sensore, più è alto più resisterà ai colpi e agli agenti atmosferici.

Il prezzo dei sensori perimetrali risente della tecnologia adoperata, delle funzioni e della portata.

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