Sistemi di difesa attivi

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Buongiorno,

mi chiamo Gianfranco, sono di Verona e ti seguo sempre! Oggi ho deciso di scriverti perché ho delle domande da porti, credo sia un argomento interessante ed allo stesso tempo poco dibattuto, spero tu possa chiarirmi un po’ le idee. Navigando e leggendo qua e là su vari siti internet, qualche giorno fa mi sono imbattuto per la prima volta nella presentazione di determinati prodotti denominati “sistemi di difesa attiva”, da quello che ho capito si tratta più che altro di gas e nebbiogeni. Sai dirmi qualcosa in più su questi specifici sistemi? Qual è la tua opinione su questo tipo di tecnologia ed infine, secondo te, sono davvero legali? Ti ringrazio in anticipo per l’attenzione e complimenti per il blog, sempre interessante ed aggiornato!

Cordiali Saluti

Gianfranco

Buongiorno Gianfranco,

Grazie a te per avermi scritto e soprattutto per aver tirato fuori di un argomento tanto interessante quanto ignoto ai più, la tua e-mail mi dà la possibilità di approfondire un qualcosa di cui si parla davvero poco. Allora, inizio col dirti che i sistemi di difesa attiva a cui fai riferimento vengono usati frequentemente per proteggere i locali; sia il gas irritante che i nebbiogeni, il cui principio di funzionamento è quasi lo stesso, generalmente affiancano un impianto di antifurto, specialmente quando le abitazioni sono isolate, quando il locale è privo di servizio di vigilanza, o ancora nel caso di intervento istantaneo da parte delle forze dell’ordine.

È consigliabile sfruttare questo tipo di sistemi nel caso in cui la segnalazione sonora di un impianto di allarme non basta da sola a spaventare i malviventi e/o a farli fuggire, magari perché l’abitazione è isolata e non ci sono vicini o soggetti terzi in grado di fermarli o di allertare tempestivamente Carabinieri e Polizia. C’è da dire, però, che si tratta di sistemi notevolmente costosi, che in più possono essere causa di criticità in fase di installazione, specialmente nelle case che si sviluppano su più piani.

Inoltre non sono da sottovalutare nemmeno i problemi legati agli eventuali falsi allarmi: facciamo un esempio pratico, mettiamo il caso che per errore entri in casa senza aver prima disinserito l’allarme, e ti prendi il tempo per rassicurare i vicini e rispondere al telefono che squilla, magari per via dell’avviso di chiamata del combinatore telefonico.. A quel punto il gas o la nebbia potrebbero essersi già attivati invano, con tutte le fastidiose conseguenze del caso!

Risulta ovvio che in una situazione del genere avresti a che fare con un doppio disagio, ovvero la seccatura del dopo nebbia e del dopo gas all’interno della tua abitazione, e la spesa da sostenere per effettuare la ricarica del sistema. Detto ciò, secondo il mio parere ed alla luce di tutte queste considerazioni, l’installazione di sistemi di difesa attiva rappresenta un qualcosa di estremamente particolare, per cui necessita sempre di un’accurata valutazione preliminare sui pro e contro e sulle proprie specifiche esigenze di sicurezza. Spero di esserti stato d’aiuto, fammi sapere se dovessi avere altre perplessità o quesiti in merito.

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