L’importanza dei sensori volumetrici

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I sensori volumetrici sono elementi importanti in un sistema d’allarme, con o senza fili. Sono quei componenti grazie ai quali è possibile rilevare movimenti all’interno degli ambienti, in due parole  loro sono quelli che “vedono” se c’è un ladro!

Ovviamente i sensori volumetrici da interno hanno il compito di segnalare la presenza di qualcuno solo dopo che è entrato in casa, spesso si polemizza su questo aspetto perché, in linea teorica, un sistema d’allarme dovrebbe tenere i ladri lontani dall’abitazione.

Oggi però i ladri sono sempre più bravi nel manomettere porte blindate, inferriate, contatti magnetici e barriere perimetrali, per cui i sensori volumetrici da interno rappresentano un’importante difesa – i sensori volumetrici impiegano dai 7 ai 30 secondi per individuare un intruso e mandare l’allarme in centrale.

Il funzionamento dei sensori infrarosso passivo si basa sul calore che ogni corpo emana; le radiazioni emesse vengono captate dai sensori PIR e in caso di eccessiva variazione scatta l’allarme. Molto affidabili sono, invece, quei sensori che sfruttano la doppia tecnologia – PIR e microonda – più precisi e più sensibili ai falsi allarmi.

In linea generale, il costo dei sensori volumetrici da interno è relativamente basso, sono prodotti facili da installare e sono anche dotati della funzione “pet friendly” che permette di discriminare un animale domestico da un essere umano. I sensori da esterno o per un controllo più ampio sono invece più costosi, soprattutto perché prevedono sistemi di antisabotaggio e perché resistono agli agenti atmosferici.

I sensori volumetrici filari sono alimentati con l’elettricità, mentre quelli wireless con batterie a basso consumo che vanno sostituite con frequenza.

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