Vantaggi e svantaggi dei sensori perimetrali

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Consigli tecnici
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I punti deboli di qualsiasi ambiente, abitazione, attività commerciale o azienda strutturata, sono senza dubbio le porte d’ingresso, che vanno protette sopra ogni cosa.

La migliore soluzione per allarmare le entrate principali è quella dei sensori perimetrali da esterno, meglio se a doppia tecnologia. Si tratta di piccole scatole da cui partono fasci di raggi infrarossi che creano uno schermo che, una volta attraversato, genera un allarme (quelli a doppia tecnologia sommano ai raggi infrarosso anche le microonde).

I sensori infrarosso sono sensibili alle alte temperature, sopra i 35 gradi la loro sensibilità si riduce e la rilevazione diventa complicata, per questo si consiglia di acquistare prodotti a doppia tecnologia che dispongono di dispositivi di compensazione automatica, in modo da accrescerne la sensibilità e migliorare così l’affidabilità della rilevazione.

I sensori perimetrali possono essere installati sia all’interno che all’esterno, ma in quest’ultimo caso è opportuno acquistare prodotti resistenti agli agenti atmosferici, migliori quelli che prevedono funzioni come l’antijamming e l’antimanomissione.

Nella fase d’installazione, il consiglio è di occultare il più possibile i sensori esterni: va bene installarli lungo i muri di cinta, sotto le finestre o i balconi. La copertura dei sensori volumetrici esterni è di circa 100 metri, anche se molto dipende dalle condizioni atmosferiche e dalla quantità di luce presente. Se wireless, i sensori vengono alimentati da pile che, in media, durano dai 2 ai 3 anni.

I costi dei sensori variano in base alle funzionalità, alla marca, alla tipologia!

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