Telecamere di videosorveglianza: le detrazioni fiscali

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Fiscalità
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Negli ultimi anni il mondo della tecnologia ha compiuto passi da gigante, e i sistemi di antifurto, ad oggi, sono ampiamente utilizzati da moltissimi cittadini per sorvegliare case, negozi, uffici, ville e attività commerciali, e proteggersi contro i furti e i tentativi di effrazioni. I costi per installare questo tipo di sistemi è al contempo sceso in modo considerevole, sino a diventare accessibile alle tasche dei più. In questo panorama favorevole, per andare incontro agli utenti che decidono di dotarsi di sistemi per la videosorveglianza, lo Stato indica e propone determinate detrazioni fiscali per poter agevolare maggiormente il mercato. In questo contesto, i sistemi di antifurto e le telecamere per la videosorveglianza, godono di detrazioni fiscali del 50%. Pertanto, come avviene per le ristrutturazioni edilizie, il bonus in questione riguarda anche questo tipo di sistemi per la sicurezza.

Secondo quanto previsto nel decreto legge 201 del 2011, sono detraibili quelle spese sostenute per realizzare interventi volti a prevenire gli atti illeciti, compresi i furti, da parte di terze persone. Dunque, non soltanto gli impianti per la videosorveglianza con telecamere collegate ai centri di vigilanza privati, ma anche gli antifurti, i portoncini blindati le grate sulle finestre e così via. Si tratta di una detrazione fiscale spalmata su dieci anni; per esempio se il vostro sistema di videosorveglianza ha un costo di 3000 euro, potrete portare in detrazione il 50% in dieci rate: dunque 1500/10; ogni anno si possono detrarre 150 euro sulla dichiarazione dei redditi.

Per potersi servire della detrazione, è necessario pagare le varie fatture tramite bonifico bancario o postale, ed indicare nella dichiarazione dei redditi tutti gli estremi catastali del fabbricato. La detrazione fiscale viene applicata altresì per i lavori realizzati in economia, ossia in maniera diretta dal proprietario. In questa circostanza si possono detrarre soltanto le singole spese sostenute tramite bonifico bancario, nella fattispecie parliamo di telecamere, di sensori, della centrale e naturalmente lo stesso vale per le spese sostenute per la progettazione e per l’installazione da parte del tecnico specializzato.

Vi è altresì la possibilità di fruire dell’IVA agevolata al 10%, ma ciò vale soltanto per una parte della spesa, ossia riguarda la differenza tra il costo totale e quello dei beni significativi (telecamere, sensori, centrale e così via). Per esempio, su una spesa totale dell’impianto di 5000 euro, di cui 3000 euro sono destinati ai beni significativi, si avrà la seguente risultante: 5000 meno 3000 uguale 2000; l’iva agevolata al 10% verrà applicata soltanto sui 2000 euro, mentre sul restante sarà al 22%.

Per quanto riguarda l’acquisto delle sole telecamere, quindi senza la manodopera per l’installazione, è soggetto all’aliquota del 22% (non potendo applicare le norme previste sui beni significativi per gli impianti di sicurezza come descritto sopra), le quali prevedono la riduzione dell’Iva al 10% solo se forniti con la manodopera per la fase di installazione (29 dicembre 1999, art. 2, legge 191/ 2009, circolare 71/E/2000). Per poter accedere alle detrazioni fiscali, si può fare domanda scaricando i moduli presenti nel sito internet dell’Agenzia delle Entrate nella sezione Agevolazioni Fiscali.

3 comments

  1. franco

    Un bel vantaggio direi! non lo sapevo, andrò a controllare tutti i dettagli sul sito dell’Agenzia delle entrate

  2. mariano

    Invece in vista del 2019? ho letto che verranno limitate le detrazioni, per cui molti stanno correndo a fare i lavori entro la fine dell’anno corrente……

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