I sistemi di allarme senza fili generavano, fino a qualche anno fa, parecchia diffidenza per diversi motivi:
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l’incidenza di falsi allarmi dovuta a interferenze radio;
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la vulnerabilità del sistema;
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la durata delle batterie che alimentano i sensori;
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la certezza dei dati provenienti dai sensori.
Attualmente, grazie ai passi avanti fatti nel settore, c’è stata una inversione di tendenza, tanto che ora questi impianti vengono preferiti ai tradizionali prodotti “via cavo” per la facilità di installazione, per i costi bassi, per la bassa manutenzione di cui necessitano.
Questi sistemi antifurto possono avere bande di frequenza comprese tra 25 MHz e 1000 MHz e, a seconda del tipo di frequenza su cui lavorano, è possibile distinguere tra sistemi radio con oscillatore in trasmissione controllato al quarzo – tra 26,995 MHz e 40,700 MHz – e sistemi radio con oscillatore in trasmissione controllato da risuonatore ceramico – tra 433,050 MHz e 434,790 MHz.
Gli antifurto wireless radio quarzati assicurano una banda di frequenza stabile, anche al variare della temperatura, una maggiore selettività dei segnali trasmessi e ricevuti e una quasi immunità ai disturbi radio. Si tratta di sistemi affidabili e totalmente efficaci.
Mentre la tecnologia usata per i sistemi controllati da risuonatore ceramico è meno raccomandabile, poiché i canali utilizzati per la trasmissione possono essere usati da altri dispositivi radio, come telefoni cellulari, ponti radio telefonici e ripetitori di segnali che, lavorando a frequenze più elevate, possono “accecare” il sistemi ricevente di inferiore potenza. E’ sempre meglio preferire sistemi che lavorano ad alte frequenze, così da avere una copertura e una sicurezza totali.
Infine, per dormire notti tranquille, può essere importante accertarsi che l’impianto che si sta per acquistare sia dotato di dispositivo antijamming che, in caso di oscuramento della frequenza sistema, sia in grado di far scattare l’allarme e, se abbinato ad un combinatore telefonico, inviare tempestivamente la segnalazione.
